martedì 20 marzo 2012

Hawana colpisce ancora

Dopo l’ondata di atti vandalici alla stazione di Cisterna (vedi "Stazione, vandali scatenati"” e “Hawana Fan Club”) gli artisti di strada ritornano nel sottopassaggio. Mentre le istituzioni continuano a dormire beatamente (se non si vogliono davvero i writers basterebbe mettere le telecamere come a Roma Termini e tutto questo non succederebbe), il mitico Hawana (o la mitica, secondo me è una donna!) ha realizzato nuove opere d’arte. Abbandonati per questa volta slogan e insulti politici, ha disegnato un lungo pianoforte, una serie di rondini che volano e una lunga frase (una poesia? Boh?).

L’arte di Hawana è illegale ma è sempre più bella. Migliora di graffito in graffito. Il suo pianoforte rispetta alla perfezione le leggi sulla prospettiva. Maneggia bene le bombolette spray, i suoi colori si intrecciano in un’armonia fantastica (molto meglio ad esempio di opere legali come la piazza viola). La frase invece è molto contorta, certe parole sembrano messe a caso peggio che una canzone di Sanremo, il senso è po’ difficile da afferrare.

La sua arte –almeno questo ho capito– nasce nel profondo della sua amina, non è falsa o ipocrita, non segue le regole ma è libera, è un ritorno alla spontaneità dell’infanzia, un atto d’amore. Altre frasi non avevano senso (spiegatemi che significa: “si volge al trapassato del verbo”). Credo comunque che il tutto fosse una risposta a chi lo critica o una spiegazione sul perché colori i muri della città.

Però caro Hawana, se posso darti un consiglio sincero (non so chi sei, non che faccia hai, non so neanche il perché però mi stai simpatico/simpatica), se la tua intenzione è di farti capire da i pochi che fra un treno e l’altro hanno la pazienza di fermarsi e leggerti, cerca di esprimerti usando le parole con la stessa semplicità dei tuoi disegni. "Chi usa linguaggi difficili" -diceva un grande uomo- "crede di essere colto, ma somiglia soltanto ad un pavone. Con le sue ali sa stupire, ma poi vola solo raramente."

7 commenti:

  1. E' incredibile quante ca**ate può scrivere una persona!!! Tu sì che ti esprimi semplice!!!
    L'arte non si può concettualizzare od interpretare con le tue frasi da fotoromanzo!!!

    Picasso

    RispondiElimina
  2. Mocio Vileda/Picasso ma non hai altro da fare che venire a insultarmi ad ogni articolo che metto? Povero sfigato mi fai quasi pena.

    P.S. mi dispiace per gli altri utenti anonimi ma siccome voglio lasciare pulito questo blog da oggi i commenti saranno moderati. "Ospitali si, coglioni no"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maurizio Capone20/03/12, 20:11

      secondo me il ( o la ) writer vuole dirci che opera con l'improvisazione la stessa che viene usata in musica ( pianoforte ) o con la scrittura ( il pensiero scritto ) ed è assolutamente irreplicabile , il tutto ispirato dal sentimento più nobile che è l'amore. devo dire che questo ultimo Graffity mi piace :)

      Elimina
    2. Ciao Fabietto! Mi piace la vicenda che stai seguendo. Devo dire che i disegni sono davvero belli, sebbene io non capisca di certe arti. Comunque buon lavoro!

      Elimina
  3. piace anche a me e io azzardo di più:perchè non proporle/gli di realizzare qualcosa di bello in un luogo a vista perchè altri possano ammirare?! il discorso "contorto" credo che si lega bene col fatto che disegna in luoghi nascosti e col suo anonimato...il suo nome non porta a nessuno!

    RispondiElimina
  4. mi piacciono molto, la stazione è molto più bella così. E davvero come dice assunta Hawana meriterebbe di avere uno spazio legale per abbellire i molti luoghi orrendi di questa città.

    RispondiElimina
  5. Non credo che hawana volesse fare il "colto": è un tipo di poesia astratta, trascendentale, che colpisce più per il suono, che per il contenuto. Il bello della poesia è che chiunque la può interpretare, ma non DEVE esserlo per forza.
    Dopotutto, le poesie dadaiste non avevano nessun senso, visto che erano "casuali"...
    Andrea De Carolis

    RispondiElimina

NO TROLLING!